Fotografo e modella arrestati dalla polizia egiziana in seguito a un servizio fotografico in un antico sito
Un fotografo e la sua musa sono stati arrestati dalla polizia egiziana dopo aver organizzato un servizio fotografico nella necropoli di Saqqara la scorsa settimana.
Il fotografo e la modella
Secondo quanto riferito, il fotografo Houssam Mohammad e la ballerina e modella Salma al-Shimi sono stati arrestati lunedì in seguito a quella che i media locali hanno definito una ripresa “provocatoria e offensiva”, che ha visto la Shimi in posa davanti alla piramide a gradini di Djoser con indosso un abito di ispirazione egiziana, anche se non autentico.
Prima del suo arresto, Mohammad avrebbe ammesso che la Shimi, che ha più di 81.000 follower su Instagram, aveva inizialmente indossato una vestaglia quando era entrato nell’antico sito archeologico, ma l’ha tolta quando è arrivato il momento delle riprese.
Ha anche detto che diversi dipendenti hanno guardato lui e lo Shimi durante il servizio fotografico, e non una volta hanno intimato ai due di fermarsi, secondo il Middle East Eye.
La Shimi, tuttavia, ha detto a un pubblico ministero che non era a conoscenza del fatto che le sue azioni violassero qualsiasi regolamento, e invece sostenne che intendeva utilizzare le sue fotografie per promuovere il turismo.
La Shimi aveva rimosso brevemente le foto dal suo account Instagram personale, secondo The Guardian, anche se sembra che siano state ripubblicate. Un breve video del giorno delle riprese è ancora visibile sul suo account TikTok.
La reazione degli utenti dei social
I due sono stati rilasciati su cauzione martedì, in attesa dei risultati di un’indagine, ha riferito il Middle East Eye.
Gli utenti dei social media in Egitto, nel frattempo, hanno avuto reazioni contrastanti, con alcuni che ammonivano la coppia e altri si chiedevano come, esattamente, le sue azioni differissero in modo significativo da quelle delle modelle o dei turisti che scattavano foto.
Nonostante ciò, Mostafa Waziri, il segretario generale del Consiglio supremo delle antichità egiziane, ha ribadito a un’agenzia di stampa egiziana che chiunque fosse sorpreso a “mancare di rispetto” ai siti avrebbe subito ripercussioni.
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